Connessioni – 10 incontri sentimentali: intervista alla miglior webserie edita del Cortinametraggio

by | Apr 3, 2016 | Interviste, Webserie

Alle premiazioni dell’undicesima edizione del Cortinametraggio, avvenute lo scorso 19 marzo 2016, siamo riusciti a rubare rapide interviste ai vincitori webseriali.
Qui sotto, la nostra Chiara, ci racconta l’intervista a Francesco Lagi, sceneggiatore e regista di Connessioni, la webserie targata Cattleya che è stata premiata come miglior webserie edita e che si  è aggiudicata anche il Premio Speciale del SNGCI (Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani).

Quella a Francesco Lagi, sceneggiatore e regista di Connessioni – 10 incontri sentimentali (“Connessioni”, d’ora in avanti), è stata un’intervista… Itinerante. L’ho disturbato mentre si incamminava, con borsa e premi, verso l’hotel per l’aperitivo post – premiazioni. Sono veramente inopportuna, quando mi ci metto (e come vedete ci siamo anche scattati un selfie). Però, passeggiando verso l’hotel, sotto il sole e gli incredibili 20 gradi di quella domenica d’ampezzana di metà marzo, abbiamo avuto un’interessante chiacchierata su Connessioni e sulle webserie in generale. Di Connessioni, che il Cortinamentraggio ha premiato come miglior webserie edita, vi avevamo dato un assaggio in questo articolo del 30 ottobre; è una divertente e ben costruita inquadratura webseriale sulla nostra (forse ormai veramente insana) abitudine di essere iperconnessi, e di come la tecnologia social permei ormai ogni aspetto della nostra vita (dall’amore, al corteggiamento fino al sesso), modificandolo.

connessioni 10 incontri sentimentali 

Al Cortinametraggio è stato proiettato l’ultimo webisodio, il decimo, intitolato Samuel ed Elisa e incentrato su una situazione tipica dei nostri tempi: Samuel, bimbo ingenuo geneticamente predisposto all’uso della tecnologia, è figlio di genitori separati, che perdono tempo a rinfacciarsi la vita passata, che rimuginano su cocci così rotti che, ormai, andrebbero solo buttati via, per il bene di tutti. In una sera come tante, in cui è il turno del padre occuparsi di Samuel, il bimbo (piccolo hacker) curiosa nell’applicazione di incontri sul tablet del padre e inizia a chattare, con l’ingenuità della sua meravigliosa età, con Elisa, giovane donna sola in un pub. E così, con un gioco di equivoci (e la commedia degli equivoci funziona, sempre!) brillante e ben strutturato, quando ad esempio la desiderosa Elisa dice di sentirsi “calda”, il piccolo Samuel influenzato guarda il termometro e risponde ingenuamente “anche io”.

connessioni 10 incontri sentimentali

E gli equivoci proseguono, terminando con un incontro inaspettato tra due adulti soli che in realtà non si sono mai parlati, e un bimbo che si addormenta tranquillo nel lettone, inconsapevole di essersi dimostrato più adulto di quegli adulti (e di molti altri), portandoli a conoscersi e ponendo forse fine a tanti dispiaceri.
Non vi dico altro (perché gli episodi potete trovarli tutti qui, e se non li avete visti…guardateli!) e vi lascio alla chiacchierata avuta con Francesco, che è stato così gentile da rispondere alle mie domande anche sotto quel sole cocente e lo stomaco che brontolava.

1) Raccontami di Connessioni; da dove nasce?
Connessioni nasce da un’idea congiunta tra Cattleya e Repubblica.it ed è scritta da me e da Enrico Audenino. Per scriverla, ci siamo posti il problema di raccontare i rapporti sentimentali, i rapporti d’amore, cercando di descrivere i giorni nostri e di raccontare attraverso il racconto su web – quindi il racconto breve – i nuovi modi di incontrarsi e di conoscersi che, passando proprio attraverso il web, passano attraverso una specie di corto circuito. 
Abbiamo cercato di mettere in luce la possibilità, la bellezza, a volte la difficoltà, di conoscersi, incontrarsi e le paure che derivano da questi nuovi modi di relazionarsi.
E abbiamo provato a raccontare tutto questo attraverso storie tra loro differenti.
 
2) L’episodio 10, proiettato al festival, con il bimbo che chatta ingenuamente sul sito di incontri, è veramente geniale. Come vi è venuto in mente?Beh, abbiamo provato a immaginare come un bambino potesse interagire con queste applicazioni di incontri, e quale approccio inconsapevole potesse avere. Ci siamo inventati questa storia per raccontare le diverse età, i diverse strati sociali… È così che ci siamo arrivati.

3) Di questi premi cosa mi dici?

Beh, sono molto contento che qualcuno abbia visto e apprezzato questo nostro lavoro. La motivazione data dalla giuria era molto bella. 
Abbiamo proposto dei racconti brevi, intimi, sentimentali, che provano a ricercare una nota emotiva. Il fatto che qualcuno li apprezzi, ne colga il tono a volte lieve, a volte malinconico, a volte da commedia… È una cosa che mi fa molto piacere.
 
4) Pensi che Connessioni proseguirà?
Questo non lo so. A me piacerebbe. Non ho mai fatto serie web e mi è sembrata una cosa molto divertente e con cui, potenzialmente, si possono fare un sacco di cose.
 
5) Tu che arrivi dai lungometraggi, cosa pensi delle webserie? È vero, è la mia prima volta con le webserie e non sono un esperto, ma diciamo che mi sembrano ancora (non so se stiamo parlando della situazione in Italia o all’estero, perché credo che il discorso sia molto diverso), tutte un po’ molto simili a livello di tono, di racconto e che la brevità punti necessariamente alla risata. Ma credo che le potenzialità del racconto breve, anche in pillole, siano molto più ampie. Credo ci possa essere una sorta di ragionamento su questa cosa, di volontà di fare anche cose diverse rispetto a cose dove bisogna per forza ridere. Poi non lo so, magari ci sono webserie diverse e io non le ho viste.

È vero, la situazione delle webserie italiane, come abbiamo detto anche altre volte, sembra essersi un attimo bloccata attorno a cose già viste…Anche se continuano comunque ad esserci contenuti che sperimentano, che provano nuove vie narrative, che cercano di proporre contenuti webseriali non triti e ritriti…Come hanno fatto Francesco Lagi ed Enrico Audenino, che con Connessioni ci hanno raccontato tante storie brevi, intime, sentimentali, moderne e quotidiane, facendoci sorridere, ridere, riflettere e commuovere. 



Chiara Bressa,

@Chiara Bressa

 

 

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