Sicily Web Fest: intervista al direttore Riccardo Cannella

by | Aug 22, 2015 | Webfest







Sabato, 22 agosto 2015 A fine agosto l’isola di Ustica sarà il palcoscenico della prima edizione del Sicily Web Fest, festival che si prospetta fin da subito professionale e un evento culturale degno di nota. Ecco cosa ci racconta il direttore artistico, Riccardo Cannella. Ormai sono diversi i festival dedicati alle webserie, sia in Italia che all’estero. Tra gli ultimi nati c’è il Sicily Web Fest (SWF), che vivrà la sua prima edizione tra una settimana, dal 28 al 30 agosto, sulla bellissima Isola di Ustica. Tante le webserie che si sono iscritte e, tra le selezionate, si capta quel respiro internazionale a cui, fin da subito, il festival ha mirato. Per raccontare un progetto, in questo caso un festival che mira a essere fresco e innovativo, bisogna ascoltare le menti che l’hanno sognato, progettato e concretamente realizzato. E chi meglio del direttore artistico, Riccardo Cannella, poteva darci un assaggio anticipato dell’anima più profonda del festival?
Cosa ti ha spinto a creare un festival dedicato alle webserie?










«Vogliamo che ogni autore di webserie abbia la possibilità di esprimersi, potendo poi raccontare e presentare il proprio lavoro» perché, sebbene non tutte le webserie siano perfette, a causa spesso delle evidenti difficoltà economiche, «ci sono buone idee» che meritano di essere supportate. Cosa vuole offrire il SWF ai filmaker che si sono cimentati in produzioni per il web?«Vuole promuovere le serie web, mirando a basare questo ambiente sulla meritocrazia, qualità con cui si porta avanti un’idea cinematografica. E, soprattutto, vuole cercare in qualche modo di permettere la realizzazione di webserie anche a chi ha buone idee, ma poche risorse». Per questo motivo, ad esempio, è stata inserita la categoria delle sceneggiature, e verrà premiata la migliore. Quali e quanti sono i premi? «I premi sono circa 30 e prevedono Miglior Serie, Miglior Serie Italiana, Miglior Serie Internazionale e via dicendo. Ci sono poi i premi tecnici (dedicati alla fotografia, al trucco eccetera), e il premio “Best Idea”, pensato per le webserie che hanno, appunto, una buona idea e che se avessero avuto un vero budget a disposizione sarebbero state migliori, perché l’idea di fondo è ottima». A tutti questi premi si aggiungono le menzioni speciali d’onore, «una del Rome Web Awards, una del Bilbao Web Fest e una del Korea Web Fest. Infine ci sarà il premio Rockzeline, che sceglierà una webserie e la distribuirà in tutto il mondo». Il SWF, infatti, ha ottenuto diversi gemellaggi con altri festival italiani (il Rome Web Awards e il Cervignano Film Festival, dedicato ai cortometraggi) ed esteri (il Bilbao Web Fest, il Miami Web Fest, il KWeb Fest, il Webfest Berlin e il Rio Web Fest); questi gemellaggi e la volontà di cooperazione tra web fest nazionali e internazionali, permette il raggiungimento di quella global visibility che solo il Web permette di avere. I gemellaggi tra web fest permettono di fare rete dentro e fuori dal Web, creando la possibilità, per le webserie, di godere anche di una rete di spazi di visibilità diversa da Internet. «La collaborazione tra festival è un vantaggio, e non dovrebbe esserci rivalità. La concorrenza ci sta, è un modo per aumentare il confronto e quindi il miglioramento. Ma la concorrenza non deve essere sinonimo di inimicizia. L’obiettivo dei festival dovrebbe essere esclusivamente la promozione delle serie web, creando allo stesso tempo degli ambienti piacevoli e costruttivi», spiega Riccardo relativamente alle collaborazioni con i web fest. La professionalità e l’internazionalità del festival è rappresentata non solo dai premi e dalle collaborazioni con web fest sparsi per il globo, ma anche dalla giuria, che è un mix internazionale di cinema e digital series, offrendo alle webserie in concorso la certezza di essere selezionate e giudicate da chi ha esperienze e conoscenze radicate, masticando pane, cinema e serialità da tempi immemori.

Cosa ti aspetti da questa prima edizione? «Quello che mi aspetto è quello che vorrei; che le persone escano da questo festival con entusiasmo e divertite. Vincere non è la cosa fondametale, mentre lo è presentarsi e stringere amicizie e collaborazioni. Il premio in sé è importante, ma non è tutto». L’importante è che tutto il festival sia «solare e divertente». Le parole chiave sono quindi “solare” e “divertente” e, visto il luogo e il periodo dell’anno in cui il festival sta per svolgersi, «vogliamo che sia anche una bella vacanza; le presentazioni si faranno all’aperto, alla sera, come una specie di cinema sotto le stelle. E saranno aperte a tutti. Questo è pensato per avvicinare la gente al mondo delle webserie e per dare un pubblico a chi parlerà. L’idea è che molti, magari, si avvicineranno per curiosità, venendo così a scoprire un mondo nuovo». Sararanno poi organizzati panel e piccoli eventi, accompagnati da aperitivi che esalteranno la sicilianità e l’italianità del festival, evidenziando l’anima più profonda di questo evento; quella social, volta alla conoscenza tra creativi e non, alla condivisione e al confronto. Saranno tre giorni di pieno contatto tra “individui” webseriali e persone non addette ai lavori, permettendo così incontri e intrecci di menti e personalità che, altrimenti, non si sarebbero incontrate, conosciute, confrontate. Quali sono i valori del SWF? Il Sicily Web Fest punta sulla «crescita culturale, artistica e territoriale, del Web e della Sicilia», realizzando così un evento come già detto solare, e quindi descrittivo della Sicilia, divertente, visto che il divertimento è il sentimento chiave del festival, e infine cinematografico, per dare alle webserie la luce che meritano. «La mia idea è far crescere questo mondo (quello delle webserie n.d.r.), portando avanti un obiettivo che sicuramente farà bene a tutti»; ai creativi, alla cultura, al Web e ai territori. Il Sicily Web Fest si prospetta quindi come un evento permeato da professionalità, cultura, creatività ed esaltazione territoriale, amplificate internazionalmente attraverso le collaborazioni, l’evento offline e la cassa di risonanza al momento più grande e potente del mondo; il Web. L’Isola di Ustica, dal 28 al 30 agosto, sarà il palcoscenico di un evento che farà bene alle webserie, ai creativi e al territorio. E World Wide Webserie non mancherà di raccontarvelo.




Chiara Bressa

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