Past Forward: la Puglia che è stata, che è e che sarà

by | Feb 17, 2017 | Uncategorized

Lunedì, 13 febbraio 2017

Prodotta dalla Apulia Film Commission, Past Forward racconta la puglia attraverso nove storie: una per decennio, dal 1970 fino al futuro 2050 

Past Foward”, oltre ad avere uno dei titoli più azzeccati che ricordi, è un interessantissimo racconto che cerca di andare oltre lo spazio e il tempo per restituirci una Puglia sotto un punto di vista sempre originale in ognuno degli episodi

Le puntate infatti sono tutte dirette da registi differenti (ma tutti pugliesi), con una relativa produzione esecutiva, e hanno toni e ambientazioni autonome l‘una dall’altra, spaziando dalla commedia al drama e al documentario, e anche all‘animazione.

I nove episodi che compongono questo interessantissimo affresco sono disponibili su Repubblica.tv. Il viaggio parte dagli anni ’70 fino ad arrivare ad un futuristico 2050: da “Iaco” di Alessandro Zizzo, la serie prosegue con “Come again mr. Babylon” di Mariangela Barbanente, “Road to Trip” di Claudio D’Elia, “Erma” di Luciano Toriello, “Keplero 452B” di Lorenzo Manisco, “Vendesi Salento” di Davide Barletti, “Polis Nea” di Pierluigi Ferrandini, “Concetta” di Marta Palazzo, per finire con “Taras 2050” di Giovanni Vaccarelli


Qui sopra, episodio 9 / 2050: Taras.

Citando il maestro Renè Ferretti (prima di essere costretto a contraddirsi nel giro di uno stesso episodio) e adattando il concetto all’attuale periodo delle webserie:oggi la parola d’ordine è qualità”. E Past Forward è un prodotto che trasuda qualità, centrando totalmente il suo obiettivo di valorizzazione del territorio, lodandolo dove serve e criticandolo amaramente nei suoi difetti.

Dopo tutti questi elogi è ovviamente scontato che ne consigliamo la visione, anche se non rientra in toto nei canoni della webserie, in quanto presenta al suo interno caratteristiche varie, proponendo anche alcuni episodi in formato webdoc. Ma come sempre possiamo chiudere più di un occhio sul tema definizione: quando il prodotto merita ce lo godiamo e basta. 


Federico Mulas,

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