“Lost in Sardinia” : il marketing territoriale formato webserie

by | Nov 17, 2016 | Uncategorized

Giovedì, 17 novembre 2016


“Lost in Sardinia”, la webserie promossa dalla Regione Sardegna vince l“European Public Communication Prize.

Esattamente come per le film commission, l’interesse per una webserie può arrivare anche dalle Regioni e “Lost in Sardinia” è un esempio perfetto,  perché voluta e promossa dall’Assessorato all’agricoltura e Riforma Agro-pastorale della Regione Sardegna.
Protagonista della webserie è Sibylle una giovane studentessa universitaria che vive a Cagliari e veste Punk.
Sibylle vince una borsa di studio sul marketing non convenzionale applicato alla produzione musicale indipendente. Ma ben presto scopre che l’oggetto di ricerca è completamente diverso da ciò che si aspettava: dovrà infatti approfondire le strategie di marketing in ambito rurale.
Viaggerà quindi per alcuni luoghi “isolati” della Sardegna, un mondo da lei così distante, ma con il quale scoprirà di avere tante affinità. Incontrerà persone nuove, ascolterà le loro storie e scoprirà la vitalità, il valore e l’importanza del mondo agricolo per la società globale.

“Lost in Sardinia” , come si intuisce dal soggetto,  non è solo una webserie, ma è anche e soprattutto un’iniziativa di marketing territoriale:

Il lavoro in campagna consente di stare al passo con i tempi, è moderno e stimolante e può dare interessanti opportunità e occasioni di reddito e ricchezza ai nostri giovani – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi in un’intervista sull’Ansa, – con la web serie, abbiamo anche voluto sfatare il mito delle campagne arretrate: il mondo agricolo sardo è fatto di tante eccellenze, perfettamente sintonizzate sull’era tecnologica e sociale che stiamo vivendo”.

Pensata per sensibilizzare i giovani sul tema dell’agricoltura  e per promuoverne i valori, la webserie ha visto la partecipazione diretta di alcuni reali produttori, protagonisti e portatori dei valori del nostro mondo rurale. Un vero e proprio progetto di branded entertainment dunque, che ha trovato espressione sul web attraverso le piattaforme di Youtube, Facebook  e Vimeo.

Nonostante a mio parere non sia particolarmente godibile la fusione tra finzione e documentario all’interno della webserie, “Lost in Sardinia” è indubbiamente un chiaro esempio di come le webserie possano essere un valido strumento di promozione territoriale, come già dimostrato dal grande successo di progetti precedenti, come “Alice’s adventure in Tuscany” ed “ElbaMovie”.
L’ulteriore conferma dell’utilità del webseriale per il territorio, è arrivata quest’anno direttamente dall’Europa:  “Lost in Sardinia” infatti,  si è aggiudicata il secondo posto dell’ European Public Communication Prize” assegnato alle migliori campagne informative incentrate sull’Unione Europea.

Le webserie, quindi, si dimostrano ancora una volta terreno fertile non solo per creativi e aspiranti registi, ma anche per la promozione di culture e valori apparentemente lontani dal web, facendosi dunque largo come valido strumento di marketing, territoriale in questo caso, in grado di raggiungere tipologie di target differenti e di promuovere a livello potenzialmente globale il territorio.
Non solo intrattenimento dunque, ma anche promozione e valorizzazione.





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