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Giovedì, 17 aprile 2014


Il mondo delle webserie…in rosa

Oggi, a Milano, il blog La 27ma Ora, presenterà “Comiche imperfette guerriere. Le serie web cambiano le donne”. Dibattiti sul nuovo linguaggio webseriale e maratona delle webserie più significative rilanciate e valorizzate da cinema e televisione.

Il mondo femminile ha trovato nelle webserie un nuovo modo per raccontarsi. Sono infatti diverse le webserie “in rosa” che popolano la Rete; alcune low budget, totalmente indipendenti come per esempio LSB The Series o Re(l)azioni a catena, e altre invece con alle spalle grandi brand editoriali e dell’intrattenimento, come Una Mamma Imperfetta prodotta da RCS, Indigo Film e Rai Fiction.

Che siano indipendenti o meno, le webserie sono il nuovo linguaggio con cui chiunque (non solo ovviamente il mondo delle donne), dai giovani creativi, ai visionari, agli aspiranti registi, si racconta su Web con la speranza d’essere ascoltati anche off-line. E, alcune di queste webserie, attirando sempre di più l’attenzione di cinema e Tv, off-line ci arrivano e hanno successo.
Diverse sono le serie web che, dal Tubo internettiano, hanno raggiunto il vecchio tubo catodico; pensiamo per esempio alla statunitense Web Therapy, di e con la bravissima Lisa Kudrow, trasmessa negli U.S.A. da Showtime e in Italia da La 7, a Hollywood Help (anch’essa d’Oltreoceano, che dovrebbe andare in onda su LA 3, emittente che di recente ha trasmesso diverse webserie), al caso mediatico Freaks!, trasmesso da Deejay Tv, o alla divertente Forse Sono Io, di Vincenzo Alfieri, andata in onda con due maratone su MTV.

Ma Un Mamma Imperfetta è divenuta caso mediatico e di studio, soprattutto perché (anche grazie ai nomi che l’hanno prodotta, ma non solo) dalla Rete ha raggiunto anche il grande schermo. Una Mamma Imperfetta è arrivata al cinema, ed è dunque una delle dimostrazioni che il Web è un potente strumento produttore di contenuti e che, ciò che viene lanciato in Rete, quando è ben fatto, ben strutturato, ben comunicato e pubblicizzato, quando racconta una storia brillante, caratterizzata da un contenuto potenzialmente transmediale e convergente, ossia trasportabile su diversi media che, di conseguenza, convergono l’uno nell’altro assorbendo e scambiandosi caratteristiche, può avere successo. Anzi, ha successo. 
Una Mamma Imperfetta dimostra ancora una volta che Rete e Tv non stanno combattendosi a vicenda, che non ci sarà un medium che “ucciderà” l’altro, ma è l’ennesima conferma che il Web e la televisione stanno attuando una cooperazione, influenzandosi a vicenda.
Infine, Una Mamma Imperfetta, è una webserie tutta in rosa; prodotta da una donna, che racconta storie di donne comuni in cui tutte si possono rispecchiare. E al pubblico, questo aspetto, questo racconto brillante del mondo delle donne/mamme “imperfettamente perfette”, è piaciuto davvero parecchio sia dentro che fuori dal Web.

Dei casi di webserie italiane e statunitensi rilanciate e valorizzate da cinema e Tv, si parlerà oggi alle ore 18 al teatro Franco Parenti di Milano. Per il ciclo “Il tempo delle donne. Storie, idee, azioni per partecipare al cambiamento”, il blog La 27ma Ora presenterà “Comiche imperfette guerriere. Le serie web rilanciate da Tv e cinema”.

L’incontro sarà introdotto da Barbara Stefanelli, vicedirettrice del Corriere della Sera e prevederà una conversazione moderata da Stefania Ulivi con Francesca Cima produttrice di Indigo Film e della celebre Una Mamma Imperfetta. A seguito avrà luogo un dibattito, moderato da Stefania Carini ed Elena Tebano, con Silvia Novelli, regista dell’associazione culturale Badhole, produttrice della webserie Re(l)azioni a catena, e con Ivan Silvestrini, regista e sceneggiatore della pluripremiata webserie Stuck – The Chronicles Of David Rea.

Si prospetta un appuntamento interessante, non solo per gli appassionati di webserie, ma anche per chi è interessato ai nuovi linguaggi e a come questi stiano influenzando i vecchi media (cinema e TV) e di come, questi ultimi, li influenzino a loro volta, portando avanti quella trasformazione in atto da anni, che ci sta pian piano conducendo a una sempre più solida integrazione di contenuti tra piattaforme diverse.


Chiara,


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